I chiodi sono opportunamente appuntiti per facilitarne la penetrazione nel profilo e quindi consentire una maggiore tenuta nel tempo. Sono confezionati in blister, che vengono posizionati nell’apposito speciale caricatore verticale che alimenta automaticamente un chiodo per ogni profilo. Terminata l’operazione di arresto, l’operatore estrae il profilo dalla guida e lo infila manualmente in quello precedentemente arrestato, ripetendo quest’operazione finché non ha assemblato una tapparella della lunghezza desiderata.

L’arrestatrice manuale a chiodo è montata su un basamento di alluminio, ed è provvista dell’adeguata protezione antinfortunistica in plexiglass trasparente che protegge anche i componenti meccanici. L’unità è conforme alla vigente normativa CE.